La proctologia è una branca della medicina che studia le malattie dell’ano-retto i cui sintomi sono per lo più riconducibili a:
- Sanguinamento
- Dolore in regione anale
- Senso di fastidio e/o prurito
- Sensazione di evacuazione difficoltosa
- Secrezioni biancastre o rosate, irritanti
Questi sintomi possono essere causati da diverse patologie come: Emorroidi, Fistola – ascesso anale, Ragade, Cisti Pilonidale, Condilomi e/o malattie sessualmente trasmesse, Polipianorettali, Dermatiti perianali
La visita proctologica consiste nell'accurata anamnesi, nell'esplorazione digitale del canale anale e nell'ano-rettoscopia. Il paziente che vuole seguire una visita proctologica deve presentarsi dopo essersi sottoposto a un piccolo clistere di pulizia circa 4 ore prima della visita.
Dopo l’anamnesi il medico effettuerà una visita generale ed una esplorazione rettale: cioè, delicatamente, verrà inserito un dito nell’ano precedentemente lubrificato. La posizione usata è in ginocchio (genupettorale) al fine di ottenere la migliore valutazione anatomica. In determinati casi si esegue in decubito laterale sinistra a gambe flesse (pazienti anziani ecc.).
L’anoscopia consiste nell’introduzione nel canale anale di un piccolo cilindro di plastica trasparente monouso lungo circa 10 cm, detto anoscopio, che permette la visione del canale ano-rettale (il diametro di questo strumento è poco più di quello del dito; quindi i fastidi sono minimi e, naturalmente, l'esame può essere interrotto qualora non sopportato dal paziente); di seguito si esegue una rettosigmoidoscopia (strumento lungo circa 20 cm) per visualizzare eventuali processi flogistici rettali e/o eventuali lesioni di altra natura. L'ano-rettoscopia rappresenta anche una prevenzione del cancro del retto, perché permette di diagnosticare e trattare precocemente polipi ancora asintomatici.
L'idrocolonterapia è una pratica utilizzata per il lavaggio dell'intestino dall'ampolla rettale al cieco. La procedura si esegue con un apposito macchinario, per garantire sicurezza nell'applicazione e comportare il minimo disagio per i pazienti.
L'idrocolonterapia prevede l'introduzione, attraverso l'ano, di una cannula a due vie, che consente l'infusione di acqua depurata, ad una certa pressione e temperatura, dall'ampolla rettale al cieco. Quest'irrigazione pulisce il colon, favorendo la frammentazione e lo scollamento dei delle feci.